"Perché i bei libri sono come una tazza di cioccolata calda,

inebrianti ed avvolgenti…"

lunedì 6 giugno 2016

FIORE DI NEVE E IL ROMANZO ASETTICO


FIORE DI NEVE E IL ROMANZO ASETTICO

Giglio Bianco è una figlia della Cina Imperiale con un’esistenza già prestabilita: dovrà sopportare il tormento della fasciatura dei piedi per mantenerli piccoli, e contrarre un matrimonio d'interesse che possa aiutare la sua famiglia. 
L’unica sorpresa in una vita destinata a scorrere sui binari rigidi di una tradizione millenaria, sarà l’amicizia strettissima con Fiore di Neve la sua "Laotong", l’altra metà di sè stessa, a cui sarà unita da un vincolo che nulla dovrebbe mai riuscire a spezzare...

Ci sono romanzi in grado di colpire profondamente un lettore per la loro bellezza, la raffinatezza dello stile, le emozioni intense che sanno suscitare… e romanzi in cui invece aleggia un forte senso di vuoto. 
Purtroppo, Fiore di neve e il ventaglio segreto di Lisa See appartiene a questa seconda categoria.  
Nonostante abbia alle spalle anni di minuziose ricerche, e offra uno spaccato davvero realistico della Cina dell’epoca, da un punpto di vista narrativo rimane un lavoro estremamente carente. 
Lo stile è prolisso, totalmente privo di ritmo, di conseguenza le descrizioni (anche se molto particolareggiate) risultano fredde, asettiche,  un discorso analogo vale per i pochi dialoghi.
Questo modo di scrivere monocorde non facilita l'identificazione in Giglio Bianco, protagonista e voce narrante della storia che, ovattata dalla realtà di un matrimonio relaltivamente felice, sembra avere serie difficoltà nel comprendere i dolori di Fiore Di Neve, sposata a un marito rozzo di indole violenta. 
Se in libri come Memorie di una geisha, Luna di primavera perfino Genji Monogattari, nonostante la complessità della trama la lettura scorre in modo piacevole e ci si ritrova letteralmente travolti dalle emozioni, in Fiore di neve e il ventaglio segreto si va avanti quasi per inerzia, fino all'epilogo abbastanza scontato e potenzialmente foriero di considerazione non proprio lusinghiere sull'atteggiamento della protagonista. 
Approfondendo molto l'aspetto relativo alle tradizioni e alla vita di tutti i giorni, rimane sicuramente un titolo valido da un punto di vista prettamente saggistisco/storico, ma per chi cerca qualcosa di più rispetto a delle mere nozioni su quando si faceva cosa... potrebbe essere deludente.

Ely 





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