FIORE DI NEVE E IL ROMANZO ASETTICO
Giglio Bianco è una figlia della Cina Imperiale con un’esistenza già prestabilita: dovrà sopportare il tormento della fasciatura dei piedi per mantenerli piccoli, e contrarre un matrimonio d'interesse che possa aiutare la sua famiglia.
L’unica sorpresa in una vita destinata a scorrere sui binari rigidi di una tradizione millenaria, sarà l’amicizia strettissima con Fiore di Neve la sua "Laotong", l’altra metà di sè stessa, a cui sarà unita da un vincolo che nulla dovrebbe mai riuscire a spezzare...
Ci sono romanzi in grado di colpire profondamente un lettore per la loro bellezza, la raffinatezza dello stile, le emozioni intense che sanno suscitare… e romanzi in cui invece aleggia un forte senso di vuoto.
Purtroppo, Fiore di neve e il ventaglio segreto di Lisa See appartiene a questa seconda categoria.
Nonostante abbia alle spalle anni di minuziose ricerche, e offra uno spaccato davvero realistico della Cina dell’epoca, da un punpto di vista narrativo rimane un lavoro estremamente carente.
Lo stile è prolisso, totalmente privo di ritmo, di conseguenza le descrizioni (anche se molto particolareggiate) risultano fredde, asettiche, un discorso analogo vale per i pochi dialoghi.
Questo modo di scrivere monocorde non facilita l'identificazione in Giglio Bianco, protagonista e voce narrante della storia che, ovattata dalla realtà di un matrimonio relaltivamente felice, sembra avere serie difficoltà nel comprendere i dolori di Fiore Di Neve, sposata a un marito rozzo di indole violenta.
Se in libri come Memorie di una geisha, Luna di primavera perfino Genji Monogattari, nonostante la complessità della trama la lettura scorre in modo piacevole e ci si ritrova letteralmente travolti dalle emozioni, in Fiore di neve e il ventaglio segreto si va avanti quasi per inerzia, fino all'epilogo abbastanza scontato e potenzialmente foriero di considerazione non proprio lusinghiere sull'atteggiamento della protagonista.
Approfondendo molto l'aspetto relativo alle tradizioni e alla vita di tutti i giorni, rimane sicuramente un titolo valido da un punto di vista prettamente saggistisco/storico, ma per chi cerca qualcosa di più rispetto a delle mere nozioni su quando si faceva cosa... potrebbe essere deludente.
Ely
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